Raniero Mengarelli: a Lugnano un pannello in ricordo dell’archeologo

raniero mengarelli
Dopo l’intitolazione della piazza avvenuta nel 2017, si torna a parlare di Raniero Mengarelli e di Archeologia con un’iniziativa dell’Amministrazione Comunale in collaboraziohe con l’Associazione Il Lucumone di Roma e con l’Associazione Suodales di Roma, per un doveroso tributo a Raniero Mengarelli, nato a Lugnano in Teverina nel 1865, uno tra i più importanti e innovativi archeologi del ‘900, che ha costruito le fondamenta dell’archeologia moderna e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Sarà l’occasione per inaugurare un pannello info-commemorativo donato dall’Associazione Il Lucumone nella piazza già dedicata a Mengarelli nel 2017, in modo che concittadini e visitatori possano conoscere meglio questa figura.
Durante la cerimonia, alla presenza delle Autorità locali, è prevista anche la presenza personaggi in costume con zilath e opliti etruschi.
Parafrasando… questo è solo un piccolo gesto… ma alla fine le grandi svolte epocali, quelle che fanno cambiare il modo di essere e di pensare, sono fatte da tante piccole azioni di tante persone. E allora, ricordiamo e valorizziamo il nostro passato per costruire il futuro!
Appuntamento domenica 30 Maggio 2021 ore 12 nella piazzetta di Largo Mengarelli.
Raniero Mengarelli nato a Lugnano in Teverina nel 1865, dopo aver lasciato il paese da giovane, scavò per tutto il centro Italia ottenendo grandi risultati e scoperte dal punto di vista archeologico.
Raniero Mengarelli fu tra i primi collaboratori del Museo di Villa Giulia (oggi Museo Nazionale Etrusco), contribuì fortemente alla ripresa dell’Istituto dalla crisi che l’aveva investito alla fine dell’Ottocento ponendone a repentaglio l’esistenza. Il suo nome è legato soprattutto alle esplorazioni e agli scavi condotti a Cerveteri, l’antica Caere, e nel Lsuo territorio, fino ed oltre il collocamento a riposo nel 1933, ed in particolare al disseppellimento della necropoli della Banditaccia ove Mengarelli riportò in luce oltre un migliaio di tombe, restaurò i prospetti e gli interni monumentali, rese percorribili le vie che la solcavano. Abile valorizzatore della necropoli cui dedicava la sua instancabile attività di scavatore Raniero Mengarelli fu tra i primi in Italia a valersi del mezzo cinematografico per illustrare a fini propagandistici le scoperte effettuate: con l’Istituto Luce realizzò nel 1929 un cortometraggio che lui stesso utilizzò in seguito con successo in pubbliche conferenze.

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